I colori mai visti (14)
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I colori mai visti (14)

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fiction

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Parte 14

Arrivammo alla clinica del dottore. Mi ricordai subito che c'ero già stata. Era lo stesso dottore da cui eravamo andate con la mamma. Entrammo nella reception. Dietro la scrivania era seduta una ragazza. Le chiedemmo se potessimo vedere il dottore. Disse che era impegnato e non avrebbe finito pronto. Ci chiese chi fossimo e se avessimo fatto un appuntamento. Risposi di no e dissi come mi chiamavo. Scrisse il mio nome sur un pezzo di carta e disse che glielo avrebbe fatto sapere.

Non potevamo aspettare. Mi potevano trovare da un momento all'altro. Pertanto le chiesi di far sapere al dottore che si trattava di un'emergenza. Mi ricordai la parola che aveva detto il dottore mentre mostrava il libro a mia madre, e la ripetei alla ragazza dietro la scrivania. Mi guardò attentamente. Me ne resi conto che il suo colore era cambiato. Annuì, uscì, e dopo cinque minuti tornò col dottore.

Il dottore c'invitò nel suo ufficio. Si sedette nella poltrona dietro il tavolo, e Zoe ed io ci mettemmo sul divano. Gli raccontai tutto ciò ch'era accaduto. Ascoltava attento e non mi interruppe. Mentre raccontavo cosa era successo ad Anton, registrava qualcosa nella sua agendina.

Dopo che gli avevo raccontato tutto, alzò il telefono e disse un paio di parole le quali io le mica capii. Non avevano nessun colore. Pensai che avesse chiamato il manicomio. Ci fece caso che me ne ero preoccupata e mi assicurò che finché sarei rimasta qui, nessuno mi avrebbe presa da nessuna parte. Qualcuno bussò alla porta. Entrò la ragazza della reception. Aveva in mano un grosso fascicolo. Sul fascicolo erano scritti il nome e il cognome della sorellina di Zoe.

Continua.

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