Parte 3
Anton era quello che mi derideva di più. Giocava sempre in strada, fino a tarda notte. Gli altri bambini venivano chiamati a casa per cenare dai loro genitori. Anton non lo chiamava a casa mai nessuno. Andava a casa solo quando si faceva buio. Gli piaceva più stare fuori. Fu lui che disse che baravo. Una volta, mentre giocavamo a nascondino, si nascose nel sottotetto. Nessuno sapeva che era stato aperto tranne lui. Gli operai avevano passato dei cavi e si dimenticarono di chiuderlo. Anton se ne rese conto. Dal colore capii subito dove si era nascosto. E lui disse che erano tutte sciocchezze e che ero una bugiarda.
Gli altri bambini iniziarono a ripetere questa parola. Anton e gli altri cominciarono a balzare intorno a me e a chiamarmi una bugiarda. Questa parola ebbe un colore di quando si è malati e fanno male la testa e le ossa. Urlavano che ero una bugiarda fino a quando tutto intorno a me non diventò dello stesso colore. Poi Anton stesso lo assunse. Cadde a terra e iniziò a gridare. Tutti scapparono via. I miei genitori e il papà di Anton arrivarono di corsa. Il papà di Anton cominciò a gridare che non c'era posto per me in strada e che dovevo essere spedito in manicomio. E mio papà gli disse di bere di meno e di badare al proprio figlio. Vennero quasi alle mani. Il giorno successivo io e la mamma andammo dal dottore.
Mi piaceva correre, balzare e dondolare sull'altalena. Potevo dondolarci tutto il giorno. Non mi piaceva parlare. Le altre ragazze giocavano sempre a mamma-casetta. Vestivano le bambole, sedevano a tavola con loro e facevano finta di prendere il tè. Chiedevano di continuo alle bambole, e l'una all'altra, come andasse. Le domande così non avevano nessun colore. Non sapevo cosa rispondere a queste domande. Non mi piaceva neanche sedere vicino agli altri. Mi interessava parlare con Zoe. Tutto ciò che diceva e chiedeva aveva un bel colore. Qualche volta provai a spiegarle dei colori. Secondo me, non capì niente neanche lei. Non mi insultò neanche una volta, né mi prese in giro.
Continua.
Mi sono completamente dimenticato. Domani lo correggo.
Aggiornamento: poi continuo.
@Simone- ci deve essere una frase fatta qualsiasi che si sarebbe usata nei romanzi d'appendice e nelle altre cose del genere, tipo la traduzione di "Back to the Future". Non sono riuscito a trovarla. In inglese si dice to be continued (to be concluded), in russo продолжение следует (окончание следует). Quale formula viene usata in italiano?
Back to the Future? In Italiano si dice Ritorno al futuro.
Parlavo di questa scena iconica da "Ritorno al futuro": https://m.vk.com/video-283960_169598281
Il video non è disponibile. Non so se è perché è stato rimosso o se è a causa della mia configurazione del browser che blocca certi elementi che poi sono necessari anche al caricamento del video.
Intendi questo: https://youtu.be/iycim_HB6kM?t=86 ?
Sì, intendo le traduzioni di to be continued e to be concluded
Si usa continua nei libri e nei film. To be concluded si può tradurre come Da concludere. Ma ha senso usarla come una nota che si riferisce ad un rapporto, un documento, una relazione, ecc.