Tante volte, basta un sorriso
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Tante volte, basta un sorriso

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Nelle vacanze natalizie ho iniziato a studiare un po' di ucraino, solo per interesse.

L'anno scorso ho visitato l'Ucraina con una mia amica, una bellissima esperienza. Abbiamo viaggiato da Lviv ai Carpazi, poi a Mukachevo, sentendo per tutto il viaggio questa lingua che non capivamo. L'Ucraina è un paese diviso linguisticamente. Nell'est ci sono più persone che parlano russo come madrelingua, mentre nell'ovest parlano di più ucraino - e in mezzo parlano un misto delle due lingue, che si chiama surzhyk. Qualche anno fa sono già stata a Kiev. Lì parlavano più russo.

La mia amica parla un po' di russo, io invece no. Era molto divertente perché lei è asiatica, mentre io, con i capelli biondi, potrei passare per una ragazza ucraina. Un po' con il suo russo, un po' gesticolando con le mani, ci facevamo capire in qualche modo. La gente ci guardava molto strana. 'Come mai c'è quella ragazza dell'Asia che ci parla in russo, mentre quella ucraina non dice una parola?', glielo si leggeva in faccia. Erano molto stupiti del fatto che io non parlavo neanche una parola di russo. Un giorno dopo ho chiesto a mia amica come si dice "sono tedesca" in russo, per liberarmi dagli guardi. Comunque, russo è la lingua franca in tanti paesi. Per loro era strano che io non sappia una parola di russo...come per noi sarebbe strano se una persona giovane non sapesse l'inglese. Poi c'erano altre persone, specialmente le anziane, che non capivano bene il russo, o capivano ma non parlavano bene, e rispondevano in ucraino. Così abbiamo anche imparato qualche parola in ucraino.

Nonostante avendo una barriera linguistica, le persone erano gentilissime, e tutte cercavano di aiutarci. Erano curiosi. Volevano sapere di dove siamo, come ci siamo conosciuti, e come ci piace l'Ucraina. Siamo stati invitati a casa di persone sconosciute, abbiamo cucinato insieme con loro, abbiamo raccolto uve nel giardino perché il proprietario era anziano e non ce la faceva più, che poi abbiamo mangiato insieme. Sono stati molto ospitali, ed ero commosa. Ci scambiavamo delle storie, e così li portavamo a viaggiare con noi. Con un un miscuglio di ucraino, russo, tedesco, persino ungherese, abbiamo fatto amicizia. E tante volte, basta un sorriso per avere una genuina connessione con un altro essere umano.

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