Martedì, quattro febbraio.
Oggi vorrei parlare del mio lavoro. Faccio la traduttrice autonoma dall’inglese al giapponese. Lavoro per diversi clienti ma traduco principalmente per un'azienda di stampanti 3D. Il mio compito è di tradurre i materiali di marketing per il mercato giapponese. Il quartier generale del cliente si trova negli Stati Uniti, quindi tutti i materiali sono in’inglese.
Questo può sembrare noioso, ma mi piace tradurre i materiali di marketing perché si richiede di essere bravi a mettere le parole insieme (the ability to craft words) a seconda del contesto.
Questa abilità/tecniche non si richiede solo per la traduzione della letteratura ma anche per quella aziendale (dei materiali aziendali). Mi piace fare qualcosa di simile al copywriting in cui si ha bisogno di creatività.
Ma di recente, è diventato più comune che le imprese utilizzino la traduzione automatica. Prima era solo per i materiali di supporto oppure quelli tecnici, però recentemente l’hanno anche utilizzata qualche volta sui materiali di marketing. In realtà mi ci vuole (ci metto) più tempo a correggere la traduzione automatica che a tradurre da sola. La traduzione automatica può essere utile nonostante non sia perfetta, ovviamente. Gli LLM sono molto piú bravi, ma se si tratta di traduzione, la loro non è neanche perfetta. Mi sembra che sia influenzata dall’inglese (oppure qualunque sia la lingua di partenza) e che diventi innaturale, proprio come (succede a) noi.
@quassnoi Thanks so much, as always, for the corrections!