Senti... Non era facile, OK? Quasi ogni giorno mi imbattevo in qualcosa che mi faceva arrabbiare. Iniziamo dal giorno d'arrivo. Sapevo che c'era un autobus dall'aeroporto alla città, ma se camminavo per soli 300 metri potevo prendere un altro autobus che era quattro volte più economico perché era uno comunale. Quindi vado. Già... "Soli 300 metri". Con una valigia da quindici chili su quel marciapiede storto da maledetti. Cioè, la superficie non era tragica, ma lasciava comunque molto a desiderare.
Siamo quasi arrivati alla fermata. Vedo un negozietto. Ci vado per comprare i biglietti. Il cassiere mi dice che non li ha, ma comunque l'autista dell'autobus me li venderà. Perfetto. Solo che era una balla. L'autista non vendeva i biglietti. Per me viaggiare senza biglietto non è una novità, ma ero preparato che mia madre l'avrebbe presa male. Però no, niente. Stava scialla come se si stesse facendo una vacanza. Vabbe'.
Nell'albergo un addetto all'accoglienza ci ha raccomandato due posti per pranzare. Ci siamo andati solo per scoprire che era chiuso. ALLE TREDICI. DUE RISTORANTI. Siamo allora andati in un posto dove si poteva comprare qualcosa da mangiare caldo. Gli ho chiesto cosa avevano e mi hanno detto: quello che vuoi. E io cosa voglio se non so che scelta ho? E la Madonna. Chi caspita ti ha insegnato a fare affari?! Non hai nemmeno il menu.
Camminando per la città abbiamo visto tante bancarelle con cibo. Ma i prezzi? I prezzi non esistono. I venditori ti dicono dei prezzi campati per aria, probabilmente valutando se sei uno straniero ricco sfondato oppure uno al verde. Molto furbo, ma anche RIPUGNANTE, cavolo.
E sta gente che te dis quèll che te voeuret sentì... Non hanno dignità. Ti mentono tutto il tempo. Oppure lasciano tra voi del non detto che tu non possa capire quello che davvero intendono. O ti interrompono la domanda rispondendo subito, prima che tu complichi la tua domanda ancora di più o prima che tu abbia più domande. Tu probabilmente ci sei abituato, ma noi, le nazioni dell'Europa settentrionale, apprezziamo piuttosto l'onestà che l'impulsività. E io personalmente ti faccio le domande perché HO BISOGNO DI RISPOSTE. Non giusto per blaterare.
Odio questo paese. Spero di tornarci presto.
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Questo paese era l'Italia? 😂 Comunque a prescindere dal paese, quando un commesso ti dice che l'autista li vende i biglietti, è vero. Almeno in Italia, le linee di trasporti pubblici dovrebbero vendere i biglietti anche a bordo, ma è raro che li tengono a bordo, perchè non hanno abbastanza scorte. Un altro motivo è che vedono che sei turista, magari il pullman è gia pieno, e non hanno voglia di perdere altro tempo. Ricordati sempre che fare l'autista, soprattutto in zone turistiche è un lavoro stressante, per cui sono scontrosi per natura 😂. Altra precisazione da fare, giusto a scanso di equivoci, spero tu abbia usato consapevolmente l'espressione andare a quel paese
@Simone- "Andare a quel paese", sì, apposta. Hai ragione che forse l'autista vendeva i biglietti, ma semplicemente erano finiti. Forse a scanso di equivoci avrei dovuto vedere da un altro e poi giudicare. Non invidio agli autisti di dover vendere i biglietti guidando :x specialmente se devono dare il resto!
Concordo sull'ultimo punto 😂