Ciao Laura,
è un secolo che non ti scrivo. Luigi è stato ammalato e ne sono molto preoccupata. Non è mai ammalato e ho dovuto persuaderlo a andare dal medico. Non l'ho voluto fare, ma ha visto che mi preoccupavo ed è andato lì. Risulta che lui ha un problema col cuore. Ha appena trent'anni e ha un problema, una debolezza dice il medico, col cuore. Ha dovuto rimare a letto tre settimane. Non ha potuto lavorare. Luigi non sa che il medico pensavo di mandarlo in ospedale.
Adesso sta meglio. Dobbiamo cambiare molto: il cibo, l'esercizio, il dormire. Deve dormire di più e lavorare meno. Lui è arrabiato, ma io ho paura. Sul serio, è possible che lui muoia.
Scusa. Piangio molto oggigiorno e la carta è bagnata. È tornato al lavoro, ma di part-time. Preferirei che lui non lavorasse, ma, Laura, sono incinta. Luigi lo sa e vuole lavorare di più per guadagnare di più, ma non lo può. Temo che si uccisse con il lavoro.
Mi aiuteresti? Verresti qui a parlare con lui? Si sfida di te. Spero che tu dica di sì.
Tua Valeria
(Tutta la lettera è una storia.)
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