Come sarebbe il mondo se non ci fosse la morte?
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Come sarebbe il mondo se non ci fosse la morte?

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Come sarebbe un mondo senza la morte? È un concetto che per quanto ci affascini anche ci lascia irrequieti poiché è quasi impossibile da afferrare. Pensiamo degli esseri soprannaturali e divini come degli dei della mitologia greca o dei vampiri. Certamente questi, godono di tutte le esperienze di esistenza senza limitazione: possono vivere migliaia di identità, attraversare tutto il mondo e persino il cosmo, non sono sopraffatti da malattie o dallo scorrere del tempo come noi mortali e non devono soggiacere alle regole della vita. Però, anche questi esseri ultraterreni a volte sentono il dolore. Gli dei potrebbero essere meschini, anzi malevoli quando le cose non vanno come vogliono. Sembra che non gli vengano in mente che avranno tutta l’eternità per riprovarci. I vampiri rimarrebbero belli per sempre, ma dovrebbero inghiottire tutti i loro momenti nell'oscurità e dunque sembra che il loro mondo rispecchi una vita a metà.  

Finché esiste la morte, esiste anche la causa per la nostra vita. La coscienza che prima o poi la morte arriverà per tutti, sprona il nostro istinto a fare qualcosa in merito al nostro tempo effimero e prezioso. Bisogna dire che non avremmo potuto creare tutti i capolavori dell’arte e della letteratura se non avessimo avuto il bisogno di catturare le esperienze della vita, le quali sono così eloquenti a causa della morte da ricordarci come sono limitate e ne teniamo poche durante il corso della vita. Senza ombra di dubbio non avremmo costruito le grandi piramidi di Egitto perché non avremmo avuto il desiderio di rendere immortali i re e le regine, che ancora gironzolerebbero oggi, facendosi le spese al supermercato dove comprerebbero le delizie per i gatti randagi. Forse Romeo e Giulietta di Shakespeare sarebbe venuto come un dramma quotidiano banale perché i due innamorati sarebbero vissuti ancora a Verona, senza alcuna sfumatura di tragedia per disturbare la loro vita onirica.   

Senza la morte non avremmo la paura di perdere le persone a cui vogliamo bene, ciononostante potremmo continuare ad amarli con la stessa forza di emozione sapendo questo fatto? Ammireremmo le persone del passato che sono diventate i nostri idoli così altamente, visto che la morte gli ha dato il loro posto nella storia? Però, può darsi che alcuni di loro coglierebbero l’opportunità di fare le cose ancora spiazzanti - pare che con tutto il suo zelo e l’attivismo politico, forse Marilyn Monroe sarebbe stata la prima donna a presidenza degli Stati Uniti. 

Sembra che un mondo senza la morte sia meno pericoloso ma anche meno commovente. Priva di una fine, la vita perde la sua lucentezza. La morte porta con sé un sentimento di urgenza per dare il nostro meglio, di distinguersi in nostre passioni e amare alla pazzia perché la vita è fuggevole. In qualsiasi modo lo consideri, il mondo senza morte è come barattare una manciata dei fiori primaverili per acri di erbacce.

[Lorenzo Lotto, Ritratto di Mercurio Bua, c.1535, dettaglio con mano su fiori spampanati e piccolo teschio, Galleria Borghese, Roma]

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