Nel XVI secolo, era consuetudine che i nobili e alcune nobildonne avessero una stanza privata per trascorrere il tempo a studiare gli oggetti speciali che avevano raccolto durante i loro viaggi. Una delle prime stanze, oggi visitabili, è quella di Francesco I de' Medici a Firenze.
La stanza ha la forma di uno scrigno; è lunga e stretta, e il soffitto è curvo. Ogni superficie è ricoperta di dipinti. I dipinti alle pareti sono anche ante di armadi, dentro i quali si trovano oggetti che illustrano il soggetto del dipinto. Uno, ad esempio, conteneva pezzi di corallo intagliati e non, perché si riteneva che il corallo avesse proprietà curative. Un'altra conteneva coltelli e spade per rappresentare la capacità dell'uomo di trasformare gli elementi naturali in armi letali.
Gli esperti notano che la costruzione di queste stanze avvenne in un periodo compreso tra la certezza degli insegnamenti della Chiesa e l'affermazione del metodo scientifico, un periodo, in altre parole, di incertezza. Invece, idee come i quattro elementi, le quattro stagioni e i quattro stati d'animo organizzano la collezione sotto il tema del rapporto tra uomo e natura. In questo modo, sono anche considerati i primi musei.