Incastonata nel campanile della chiesa di Santa Maria Maggiore a Firenze, in alto rispetto alla strada, c'è una testa di donna disincarnata. Si chiama La Berta, e ci sono diverse storie che spiegano la sua origine. 

La storia più comune è quella della maledizione di Cecco d'Ascoli, professore dell'Università di Bologna nel XIV secolo, che fu messo al rogo per eresia. Fu anche enciclopedista, medico, matematico, astrologo e poeta con forti opinioni nei dibattiti religiosi. Per queste sue opinioni fu punito dall'Inquisizione. Durante la processione verso la sua esecuzione, si fermò e chiese dell'acqua. C'erano molte persone che guardavano lo spettacolo dai balconi, ma una donna, La Berta, gridò di non dargli l'acqua. Era il suo modo di comunicare con il Diavolo e lo avrebbe salvato sul rogo. D'Ascoli rispose con una maledizione che trasformò Berta in pietra. 

Un'altra storia spiega perché la testa è incastonata nel campanile. Si dice che un venditore di frutta abbia donato alla chiesa delle campane che potevano suonare all'apertura e alla chiusura delle porte della città. 

O forse è solo la testa di una scultura romana usata come decorazione quando fu costruito il campanile.