Leggo il secondo libro di Cristina Cassar Scalia con la protagonista Vanina Guarrasi, una sovrintendente che abita e lavora a Catania in Sicilia. Indaga su un omicidio, con l'aiuto della sua squadra. Il libro si intitola "La logica della lampara". Ho già letto il primo libro "Sabbia nera" e mi è piaciuto molto.
Questo è il dodicesimo libro che ho letto in italiano (ho cominciato forse diciotto mesi fa) e a dire la verità, è il primo libro che riesco a capire più o meno completamente. Ho letto alcuni "piccoli" libri - di Sciascia e Baricco e questi erano abbastanza facile da capire. Di solito, ho un problema ad interagire completamente con i personaggi e la storia, perché non capisco tutto, o meglio, non capisco con un livello sufficiente, anche se per almeno diciotto mesi avevo un livello B2 in italiano - intermedio avanzato. Come sappiamo, tutti imparano in un modo diverso e ci sono tante metodi e materiali di apprendimento con cui si può imparare una lingua e quindi non ci sono le regole rigide con cui misurare il proprio progresso.
Comunque, riguardo questo libro, ho seguito il consiglio di Robin MacPherson, che in un video su YouTube ha suggerito che è molto utile scrivere, in un taccuino per esempio, i nomi e i ruoli dei personaggi nella storia, in modo che sia possibile capire meglio ciò che succede nella storia. Ho fatto cosi con i primi due capitoli, e l'ho trovato molto utile. Inoltre, poiché questo libro è il secondo della serie, c'è una familiarità con i luoghi, i personaggi, e, cosa importante, il lessico della scrittrice. Secondo me, è molto vantaggioso leggere più di un libro di uno dello stesso autore e se è possibile, leggere un serie di libri con gli stessi personaggi. Indubbiamente l'autore usa le stesse parole, lo stesso modo di scrivere. Questo ci permette di acquisire familiarità con parole e frasi dovute alla ripetizione e questo solidifica il nostro apprendimento.
Quando leggo, leggo ad alta voce. Sì, ho letto tutto questo libro ad alta voce! Ovviamente si legge più lentamente in questo modo, ma penso che sia molto vantaggioso farlo, perché si assorbe le parole e il significato più facilmente e si può esercitarsi nella pronuncia.
Qual è la vostra esperienza di lettura in un'altra lingua?
Il tuo italiano è ottimo, le correzioni sono davvero minori. Io sinceramente preferisco leggere solo nella mia lingua madre. Leggere per me è un modo per rilassarmi e farlo in un'altra lingua comporterebbe uno sforzo tale da farmi perdere forse il piacere della lettura. D'altra parte intuisco che sia un metodo decisamente efficace per migliorare il proprio livello.
Ciao Rachel, trovo molto interessante la tua esperienza di leggere. Finora, solamente ho letto "graded readers" in italiano. Mi piace che capisco molto però i personaggi e la storia sono un po' semplice. Anch'io vorrei utilizzare il metodo di Robin ma non ho scelto ancora un libro. Mi ricordo delli primi libri in inglese che ho letto. All'inizio non ho capito molto, ma mi ho migliorato con ciascuno libro.
Grazie per le correzioni e i commenti! Direi che all'inizio è abbastanza faticoso, leggere in un altra lingua, in particulare un libro scritto per madrelingua di quella lingua. Tuttavia, ho anche trovato i "graded readers" troppo semplice. La mia insegnante mi ha detto che devevo iniziare a leggere un libro "normale", un romanzo, un giallo, anche se a quel tempo avevo solo un livello B1. L'ho fatto, ma come ho detto, i primi libri erano un po' difficile ed era un po' un lavoro ingrato. Ma ho perseverato perché ero motivata, e adesso ha dato i suoi frutti!
Qualche mese fa ho preso l’abitudine di leggere romanzi e saggi, l’uno dopo l’altro. Ho appena finito il formaggio e i vermi di Carlo Ginzburg, che era assai tosto, ma molto interessante. Adesso leggo un giallo, Fiori (i bastardi di pizzofalcone) da Maurizio de Giovanni. È l’undicesimo libro nella serie (credo) e abbastanza facile. Però ci sono sempre parole e frasi da imperare.
E' vero, Maximus!