Vita in quarantena
Italian

Vita in quarantena

by

language learning
lifestyle
daily life

Oggi è l'ultimo giorno in quarantena per me. L'ho dovuto fare perché volevo finalmente rivedere il mio fidanzato e i suoi genitori, che vivono in Italia. Dopo essere arrivata in Italia, ho subito fatto il tampone per capire se sono negativa o positiva. Per fare il test, sono dovuta andare in farmacia, dove avevo già fissato un appuntamento per fare il test prima di venire. Dopo aver pagato, la farmacista mi ha presentata al dottore. Per fare il test, il dottore mi ha inserito un tampone nella narice. Era una sensazione non tanto piacevole, ma non faceva male. Ho firmato i documenti che servivano per il governo, e dopo dieci minuti ho ricevuto il mio risultato. Il test era negativo, ovviamente (in quei giorni non ero uscita molto di casa, quindi la probabilità era bassissima). Però mi sentivo meglio a vedere i suoi genitori con un test negativo in mano. Ero molto felice di rivedere il mio fidanzato. Non ci siamo visti per più di un mese, ed è stato strano. Quest'anno, grazie al lockdown, essendo in Smart Working e vivendo insieme, eravamo quasi sempre insieme. Ormai siamo inseparabili. Il secondo giorno in Italia l'associazione sanitaria locale mi ha chiamato per spiegarmi le regole per la quarantena, che nonostante avessi un test negativo, ho dovuto fare. Ogni giorno devo compilare un questionario con i miei dati sanitari, per esempio mi chiedono se ho sintomi del COVID, e mi fanno anche misurare la temperatura, il battito cardiaco, eccetera.

Quindi, ogni giorno ero chiusa a casa. Ma cos'è il vantaggio della quarantena? La prima cosa che ha cucinato mio suocero era la Bagna Cauda! È un piatto tipico piemontese, in italiano si chiama salsa calda. E perché è un piatto per la quarantena? Perché c'è tantissimo aglio dentro! Dicono che se la mangi, puzzi di aglio per un paio di giorni, e il contatto sociale con gli altri è sconsigliato. Quindi, è un piatto ottimo per chi deve fare la quarantena:)

La salsa viene fatto con tanto aglio (6 teste!) e acciughe, latte e olio. Cuocendo lentamente sul fuoco, la salsa si riduce poco a poco e diventa "Bagna Cauda". Quando è pronta, la salsa viene messa in mezzo al tavolo, e intorno si dispongono tante verdure crude (e poche verdure cotte), che poi intingi nella salsa. Le verdure tipiche che si usavano una volta erano cardi gobbi e topinambur. Avevamo tutti e due, ma anche cipolle cotte al forno, peperoni crudi, barbabietola, rape, patata dolce, ecc.

Era la prima volta che la mangiavo. Per anni mi hanno raccontato la favola di questo piatto, e non lo potevo mai mangiare a causa delle 6 teste di aglio, che sono un pericolo per chi si avvicina. La salsa era molto buona, mi è piaciuta moltissimo. Anche in combinazione con le verdure, si completavano bene. Alcune delle verdure non le avevo mai mangiate, e anche per quello è stato molto interessante. Poi, è un piatto sociale, conviviale, perché tutti mangiano insieme. (Per via del Covid ciascuno aveva la propria pentola piccolina, però rimane comunque molto sociale). L'importante è che ognuno la mangi, perché altrimenti sente tutto l'aglio che hanno mangiato gli altri :)

Domani posso di nuovo uscire, e non vedo l'ora di poter fare una passeggiata nel parco, che vedo ogni giorno dalla finestra. Speriamo che domani non faccia brutto tempo.

1