La fanciulla ordinaria e la farfalla straordinaria (Capitolo 10)
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La fanciulla ordinaria e la farfalla straordinaria (Capitolo 10)

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La fanciulla ordinaria e la farfalla straordinaria

Capitolo 10

In centro del tetto della torre c’era un robusto zoccolo bianco ed in cima era una grande ciotola pietra bordato d'argento pieno dell’acqua, quasi come un bagno di uccelli per uccelli ricchi.

A Cristiana, qualcosa all’acqua nella ciotola sembrava strana. Era argenteo e scura eppure rifletteva le stelle sopra.

Maestro Paludi mosse la ciotola con le sue mani tozze. Essa mosse facilmente con il suono della macinatura della pietra. La girò di un angolo di circa quarantacinque gradi puntando direttamente del sud, eppure l’acqua rimase piatta al bordo della ciotola; l’acqua non versò come Cristiana ebbe previsto. (o non versò come si aspettava Cristiana.)

Si avvicinò e vide la riflessione di una costellazione delle stelle in forma di un uccello, oppure forse una farfalla, e capì di ciò che le sembrava strano. Poté vedere sola le stelle all’interno; nient’altro rilessava, né le pareti intorno a lei, né le nuvole di distanza, né il cielo blu scuro all'orizzonte. Ma quando avvicinò più vicino, vide la propria riflessa all’interno, circondano dalle stelle. All’improvviso, si sentì come se poteva volare all’interno per conoscerle.

«Come funziona Lo Specchio?» chiese lei.

«Per migliaia degli anni, genti hanno augurato sulle stelle. Tutti lo sono stati un ragazzino o una ragazzina guardando alle stelle e augurando per qualcosa. Che loro sogni si possono avverare o no, sono registrati nella luce delle stelle. Cosi le stelle contengono tutti i speri ed i sogni dei tutti nel mondo e cosi l’essenza delle tutte desiderate che è mai stato desiderato. Catturando loro riflessioni, Lo Specchio sa cos’è nei cuori dei tutti umani, boschini, gnomi ed elfi. Persino i troll hanno sogni che sono registrati là. Sebbene non forse gli orchi, perché desiderano solo caos, e le stelle rifiutano tenebre. A loro luce, è anatema.»

«Ma come mi dirà quella dov'è Professore Dorè?»

«Quando desideri per qualcosa, riveli il tuo vero io. In quel momento, non puoi mentire. Lo Specchio filtra la verità. Le stelle possono mostrare dove lui va. Guarda dentro Lo Specchio, Cristiana, e pensa all’uomo che ha rapito Dorè.»

Cristiana guardò alle stelle nello Specchio per un lungo tempo... ma niente succedette. Finalmente, sentì piuttosto sonnolento. Dopotutto, non dormiva tutte notte e la salita su le scale era stato estenuante. Ma, all’improvviso, vide una figura nella luce delle stelle oltre propria riflessione.

Li, l’uomo biondo rimasse a piedi con un ampio sorriso sul volto, guardando a verso di lei. Si alzò le mani davanti a lui come se teneva una sfera invisibile. All’interno quello spazio, Professore Dorè svolazzerò disperatamente a fuggire ma era indifesi. Ogni volta sembrava che potrà fuggire, una sfera della luce scintillava intorno di lui. Lui era intrappolata!

«Oh, no! Professore Dorè!» strillò Cristiana, e svenne sul pavimento di fredda pietra.

Questo conclude la sezione dei capitoli che ho scritto in inglese originalmente e poi tradotto ad italiano. Era molto complesso e sfidante. Forse ora potrò tornare a scrivere direttamente in italiano. Potrebbe essere più facile, non sono sicuro. Mi dispiace per un finale in sospeso.

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